mercoledì 19 ottobre 2016

SOS Didirago

Oggi è uno di quei giorni in cui arrivare a sera è stato come una gara di triathlon.

E' iniziata male. In realtà è un po' di tempo che inzia male: cerco di svegliarmi prima degli altri, ma appena metto un piede fuori dal letto la Lola spalanca gli occhi e piange. Piange finchè non la prendo in braccio e la coccolo. Ad oltranza, perchè appena la lascio si ricomincia.

Per fortuna c'è Papi che è già in pista e che mi prepara una moka per lasciarmi il suo buongiorno. Quando sono fortunata e Papi è ancora nei paraggi mi infilo sotto la doccia
due minuti per darmi una bella svegliata. Se Papi si è già dato alla macchia..mi infilo sotto la doccia alla velocità della luce con il box un po' aperto per allontanare gli stalker che cercano di raggiungermi anche lì, per dissuaderli dall'avviare a caso la lavatrice, per cercare di distogliere la loro attenzione - e i loro tentacoli - dalla lettiera delle gattacce.

Oggi sono riuscita a cacciarli fuori di casa alle 8:45. Solo un secondo prima erano le 8 e io mi dicevo che saremmo arrivati a scuola prestissimo strabiliando le maestre. Poi, come ogni mattina mi sono girata per raccattare un po' di delirio sparso a terra, mi sono rigirata ed eravamo in ritardo. Non capito che buco spazio-temporale si apre a casa nostra la mattina, fatto sta che anche anticipando la sveglia, la mattina non si esce di casa prima delle 8.45. Quando Momi usciva con Papi si svegliava tipo alle 8:20 e alle 8:45 erano in cammino. Ora ci si sveglia alle 7 - alle 7!!!! un'ora e venti minuti prima!!! - e usciamo sempre e comunque alle 8:45.
Comunque, fatte le consegne e ritirato poi il pacco Lola alle 12:00 già sfamata e cambiata da capo a piedi perchè si era lavata con l'acqua del pranzo, io e la nanetta siamo andate a casa e prima ancora di arrivare lei dormiva beata - questo è uno degli aspetti migliori dell'inserimento, anche quando lo faceva Momi che ha sempre combattuto il sonno strenuamente, in questa fase della sua vita al nido ha sempre ceduto le armi -. Così io mi sono dedicata a delle attività di concetto:
- cercare dei lavoretti da fare per Halloween
- trovare dei giochini per passare il tempo il pomeriggio a casa con i mostri
- organizzare la festa di compleanno del Momi - c'è prima quella di Lola, ma lei non ha pretese: una torta, una candelina e le persone che la amano -.

Ho trovato un sacco di cose: per Halloween ci sono un mare di idee carine da realizzare con i bimbi o anche da sola per farli poi giocare. Sono davvero interessanti le marionette da dita e anche le scatole sensoriali a tema, devo solo trovare il tempo per farle.

Per la festa di compleanno di Momi ho trovato i regalini da dare ai bambini che parteciperanno - pensavo di realizzare un puzzle con gli stecchi: sbattimento zero e resa tanta, almeno secondo i gusti di Momi -. Ora devo decidere il tema della festa e i giochi da far fare. Pensavo una corsa con i sacchi, con delle vecchie federe e qualcosa tipo la coda dell'asino da attaccare, oppure una qualche versione dei giochi con la musica che si stoppa e si deve raggungere qualcosa in tempo. E poi una pentolaccia, però devo sentire il parere di Papi perchè l'anno scorso sono stato lui e il nostro zio giovane che hanno dovuto sorreggere tutto l'ambaradan anche mentre bastonavano la pentola.

Per quanto riguarda invece i giochini da fare insieme ne ho trovati una valanga!
Ho pensato ad una giornata all'insegna dei dinosauri - i didiraghi in giorgiese - e ho tenuto in considerazione due idee semplici.
Ho visto sul web una sorta di tangram fatto da quadrati, triangoli, cerchi e semicerchi, con cui si realizzano dei dinosauri o dei mostri fatti nel modo che più può piacere. Così ho preso i fogli di carta verde, ho disegnato le forme che mi servivano e poi le ho ritagliate e incollate su del cartoncino - la nonna G ci ha riempiti di tavole da disegno che dovevano essere buttate, io le tengo ben custodite nell'armadio dei mostriciattoli così quando c'è qualche gioco da realizzare che richieda una carta un po' spessa le tiriamo fuori -. Ho ritagliato il tutto e l'ho messo in due scatoline, in modo che ognuno di loro avesse la sua e non ci fosse bisogno di litigare..o meglio, non ci sarebbe stato bisogno di litigare se non fosse che probabilmente hanno fatto del litigio e del dispetto una ragione di vita e allora, che si fa? si vive per niente oggi? Memento litigare semper!
Comunque, si sono persi via circa venti minuti con questa cosa: non è stato un successo planetario, ma i miei due omini non è che proprio amino le attività creative. Effettivamente avrei dovuto fare una scatolina anche per me, perchè l'idea a loro è piaciuta un sacco eh! Ma poi i didiraghi volevano che li facessi io.

Sempre a tema dinosauri avevo anche preparato le uova del temibile dinosauro del ghiaccio: con l'aiuto della mia permalosa assistente, avevo messo dei dinosaurini di plastica - alcuni fosforescenti, per la gioia di Momi che qualsiasi cosa abbia in mano verifica se si illumina al buio - in dei palloncini che ho riempito d'acqua e messi nel freezer. Volevo darglieli mentre facevano il bagno, ma questa sera l'hanno saltato perchè è dovuto venire l'idraulico per una perdita alla vasca che stava già intaccando l'intonaco dell'altra stanza - noi se dobbiamo fare le cose, le facciamo subito partendo in quarta! - . E dopo che ho riguardato 'ste uova ho proprio la sensazione che staranno in freezer fino al prossimo luglio, perchè se gliele do da aprire ora, anche se nel bagno bollente mi sa che li criogenizzo. 

Arrivare a sera oggi è stata davvero dura, come avevo già capito stamattina alle 7:45. Sono stanca come se fossi in attività da 76 ore. Domani è un altro giorno. Vorrei dirlo con la verve e l'ispirazione di Rossella O'Hara, ma il tono vitale è decisamente più quello di Lerch degli Addams. Ed è solo mercoledì - che ansia!-.

Domani la mia Lola starà tutta la mattina da sola al nido, mentre io sarò libera di andare a zonzo. 
Pensavo che mi sarei sentita euforicamente scarica. Invece mi sento solo triste. Mi mancherà tanto la mia cozza. E' proprio vero che l'inserimento serve a noi mamme più che a loro.


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