giovedì 27 ottobre 2016

Il post dell' inimicizia

Questa mattina non mi sono svegliata in gran forma, e inizialmente avevo pensato di scrivere un post che avrei intitolato "Quando la mamma sta male". Poi ho concluso il mio pensiero in 20 secondi, dicendomi che quando la mamma sta male tutto procede come ogni giorno e quando sta malissimo fa i fumenti per riuscire almeno a respirare. E così ho pensato che fosse un po' povero di contenuti ed eccolo incorporato in questo post che temo verrà lunghissimo.


E' il post dell'inimicizia, perchè io sono certa che troverà apprezzamenti trasversali da chi la pensa come me, ma sono anche certa che se qualcuno si riconoscesse nell'"altro", beh..non sarà bello.

Il mio giardino zen è diviso in settori, quello della mamma risorge ogni giorno, anche quando il giorno prima lo bombardano con il napalm, è così rigoglioso e ha radici così sane che il giorno dopo fiorisce di nuovo.
Quello della Bea automobilista, beh..è più complesso, ci sono delle zone verdeggianti, tipo oasi nel deserto, irrigate con precedenze di cortesia e fermate alle strisce pedonali quando il pedone è in lontananza. Ce ne sono altre morte come Hiroshima il 7 agosto 1945.

Quelle aree irrecuperabili sono quelle in cui vivono le mamme e i papà che accompagnano a scuola i figli e parcheggiano il suv/la panda/la smart/l'astronave in undicesima fila davanti al cancello di ingresso, oppure in prima fila, ma dove non si deve parcheggiare - che so, un esempio su tutti, le strisce pedonali - . Forse il paragone con Hiroshima è dato dal desiderio che ho nel cuore ogni volta che li incrocio sulla mia strada. Perchè il loro essere un flagello sociale è davvero trasversale. Io li odio da quando per andare al lavoro devo usare la macchina. Anzi, io li odio da quando vado al lavoro, perchè anche quando andavo con il pullman c'era sempre una macchina del popolo del culo pesante che ostruiva il passaggio del mezzo di trasporto pubblico!
Per questo sono sicura che il consenso sarà trasversale, in tutti coloro che la mattina devono passare davanti ad una scuola, solo di passaggio o per depositarci un figlio e non accettano il compromesso.

Ecco. Per depositarci un figlio come faccio io. Che di figli da depositare ne ho tre, in due scuole diverse, e di questi tre è semovente al 100% solo uno. Però io, che ho un forte senso civico e un ancor più forte desiderio di trasmetterlo ai miei figli, parcheggio negli stalli, anche a 500m di distanza, anche se sono in ritardo, magari facendo anche due giri dell'isolato per trovare un parcheggio LECITO più vicino, e poi mi scarrozzo le mie tre scimmiette fino a scuola. E per raggiungere la scuola attraversiamo sulle strisce pedonali, anche se non sono esattamente nel punto in cui ho parcheggiato - tanto sono davanti al cancello della scuola e la destinazione finale è quella! - perchè io la regola che ormai l'ho assimilata la posso anche infrangere se voglio, ma i miei figli no! I miei figli ancora non lo sanno che se ci sono delle strisce per terra è perchè lì il pedone ha la precedenza, o meglio, lo sanno ma non gli sembra così essenziale, dal momento che solo io e pochi babbi rispettiamo la regola. E quindi ogni giorno li martello per raggiungere le strisce e ogni giorno li faccio dribblare tra le macchine dei culi pesanti che hanno fretta solo loro e sono furbi solo loro. E per esempio, giusto ieri mentre uscivo da scuola con da una parte Giorgio che mi dava la manina e dall'altra la Lola in braccio, ho dovuto aspettare una simpaticissima culo pesante che faceva retromarcia per posizionarsi giusta giusta sulle strisce dove stavamo passando noi, senza nemmeno accorgersi che stava stirando i 3/5 della famiglia.
Sono certa che i membri della tribù del culo pesante siano gli stessi che quando loro non avevano pupi da depositare smadonnavano in tutte le lingue note e non quando i loro predecessori ostruivano la loro circolazione di umani senza prole.

Io trovo questa cosa un segno di inciviltà esagerato. E' proprio pensare solo a se stessi "ma io sono in ritardo!", "ma non c'era parcheggio vicino!". Eh, svegliati prima la mattina! Io non sono in grado di farlo e non è che per questo allora sono autorizzata a fare quel cazzo che mi pare davanti alla comunità! E forse la cosa che mi fa più arrabbiare è pensare che queste persone cresceranno dei figli come loro, che vivranno insieme ai miei, a cui sto cercando disperatamente di martellare in testa il rispetto verso il prossimo e l'educazione civica - la base dell'educazione civica - per poter vivere in una società migliore quando saranno più grandi, dove non deve per forza vincere quello che usa la sopraffazione e che contravviene alle regole, ma si può vincere tutti, rispettandosi e non pensando sempre solo a sè e al proprio comodo.

Il flagello della scuola è purtroppo presente ovunque e colpisce tutti. Mi dispiace, perchè ci sono mamme simpatiche che poi scopro che fanno parte del popolo del culo pesante e lo ammetto, non riesco più a guardarle come prima, perchè nella mia mente risuona sempre la domanda "ma tu puoi farlo perchè sei più furba/più impegnata/più importante/più figa? Cosa ti da la certezza che tu puoi e gli altri si fottano?". Perchè quando scoprirò cosa dà alla gente questa supponenza starò ben attenta a tenermene lontana.

E, culi pesanti, non rispondete "fallo anche tu, ma che vuoi!" perchè non è questo il senso del vivere civile. E sulle strisce pedonali, davanti allo scivolo di un marciapiede o semplicemente in divieto di sosta perchè sono più furba degli altri, magari impedendogli di uscire dal proprio parcheggio regolare, io non ci parcheggerò mai. Per rispetto nei confronti miei, dei miei figli e della società che mi piacerebbe esistesse.


Ecco. Questo è il mio post dell'inimicizia. Questa cosa così piccola per me è una delle misure del senso civico della gente. E non apriamo la parentesi sul parcheggio riservato agli invalidi per favore - perchè davanti a casa mia, nel parcheggio a pettine per gli invalidi non ci parcheggia nessuno, eh! però la mettono dietro a chiuderlo.."eh mica ero in quello handicappati!". No, ma forse ti spetterebbe di diritto.

- il post non è lunghissimo come avrei creduto: potrei andare avanti ore e giorni, non lo rileggo nemmeno perchè ogni volta che ci ho provato ho aggiunto un paragrafo e invece preferisco fermarmi qui. Per il momento -.

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