martedì 25 ottobre 2016

Il Pancione della mamma

Quando doveva nascere Giorgio ero davvero preoccupata di come Momi avrebbe affrontato la cosa, oltretutto pochi giorni dopo avrebbe iniziato la scuola dell'infanzia: ambiente nuovo, maestre sconosciute, compagni mai visti prima e anche nuovi ritmi di vita. Avevo paura che tutto questo fosse uno sconvolgimento troppo grande per lui e siccome ne ero terrorizzata forse più io, ho cercato supporto e aiuto sia nei libri che negli educatori del mio Momi.
Uno dei consigli più preziosi che mi hanno dato riguardava il fatto di riuscire sempre a ritagliare del tempo per lui, sottolineandogli il fatto che era tempo per noi grandi e che volevo dedicare solo a lui perchè mi mancava. Mi è stato suggerito anche di essere io a dar voce a quello che poteva essere il suo malcontento o la sua gelosia, magari sfruttando anche la cosa in modo utile - "meno male che ora Giorgio dorme! cerchiamo di non svegliarlo perchè è davvero noioso non poter avere mai tempo per noi!" -: la cosa funzionava bene, lui collaborava evitando di svegliare Giorgio e un po' cercava anche di mediare la mia posizione - "ma no, dai mamma: è bello anche stare con lui!" -.
Inoltre cercavo di farlo sentire più importante chiedendogli la sua collaborazione - "tu sei il mio miglior aiutante, corri a prendere un pannolino nuovo visto che sei super veloce!"-. 
Tutte suggerimenti che mi sono stati utili, così tanto che all'inizio Momi si prendeva cura di Giorgio costantemente, lo baciava, gli leggeva le storie. Poi Giorgio ha acquisito la mobilità e la magia è finita.

Inoltre, prima che il fratellino nascesse, avevo cercato di preparare Momi alla cosa anche comprandogli un paio di libretti da leggere insieme, visto che gli è sempre piaciuto leggere insieme a me. Di uno avevo già parlato
Il secondo è appunto "Il pancione della mamma - tu dentro e io davanti".

Come ho già avuto modo di dire, inizialmente questo tra i due è stato il libro di maggior successo, perchè giocato tutto sull'immagine e sulla sorpresa: ogni pagina che si sfoglia, il pancione della mamma diventa sempre più grande, fino ad occupare quasi le due pagine intere; inoltre su ogni pancia c'è una finestrella che si può aprire e permette di vedere il bimbo all'interno. Niente di scientifico eh! Ci sono solo i disegni di questo pupetto che occupano sempre più spazio,  ma non è che si veda come si forma il fratellino o altro.

Il testo che accompagna le immagini è semplicissimo: è la sorellina che racconta un po' la vita al pupo nel grembo materno, mentre aspetta che nasca. Letto con i miei occhi da adulta il testo è davvero fine a se stesso, giusto per non lasciare delle pagine bianche. Ma forse c'è un filo conduttore, a parte quello della trepida attesa della sorellina: si spiega ai futuri fratelli maggiori come sono diversi da loro i bambini che devono ancora nascere, ma come gli sono anche simili in alcune cose: non hanno i denti perchè li nutre la mamma, sono immersi in un'acqua calda e accogliente, riconoscono la voce di chi gli parla da fuori e comunicano con il mondo esterno. 
Ovviamente il libro si conclude con la nascita del bimbo tanto atteso e con la felicità alle stelle della sorellina, entusiasta di essere la sua sorella grande - finchè poi non si renderà conto di come stanno le cose realmente.. -.

Carino. Ma davvero poco interessante per il testo. I bambini ne sono attratti, ma a livello di storia sono decisamente più incuriositi da altri libri. L'attrazione è data solo ed esclusivamente dalle finestrelle: non mi hanno mai fatto domande su quella che è la storia e in realtà nemmeno sui disegni; il bello per loro è questo semplice vedere dentro il pancione. Non credo che sia stato determinante nel percorso che portava Momi ad essere un fratello maggiore, ma chissà, magari mi sbaglio. 

Nonostante il mio parere poco entusiasta, il libro in casa ha sempre riscosso un discreto successo, i mostri continuano a prenderlo e a scoprire il bimbetto che abita in questo pancione sempre più tondo!

       "Il pancione della mamma - tu dentro e io davanti" di Jo Witek e Christine Roussey, Gallucci       Editore, 22 pagine, copertina rigida.
 

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