sabato 22 ottobre 2016

Il compleanno della Lola

Oggi e domani festa grande!! E sospensione di ogni menù settimanale - per la gioia di Papi!
 
Questa mattina ci siamo svegliati senza Papi, perchè ha avuto un emergenza odontoiatrica - e non nel senso che il dentista è lui ed è dovuto accorrere, purtroppo - e siccome non si rassegna a vivere nella ridente Brianza, e il suo cuore e i suoi denti rimangono nella sua patria, il suo medico di fiducia per queste emergenze è in Valle Camonica. Comodo vero? Quindi lui ieri sera ha raccattato baracca e ha sistemato i burattini nel lettone per farmi compagnia, ed è andato.
Comunque, siccome in settimana ci si sveglia con le bombe a mano alle 7:30, il sabato invece si salta arzilli alle 6:50 sul letto della mamma. E si canta dalle 7:20 "tanti auguri alla Lola" oppure la più originale "Auguri di compleanno" sulle note di una famosa canzoncina di Natale - We wish you a merry Christmas -. Alle 8:30 già non sopportavo più nessuno. Però ho tenuto duro. Ho fatto fare un altro riposino alla Lola che dopo aver sentito la canzoncina 75 volte inziava a dare segni di stanchezza, e quando si è svegliata siamo andati a fare la spesa per preparare le torte di oggi e domani. Abbiamo comprato anche il pollo arrosto perchè il giorno del compleanno si mangiano cose gustose e siccome la nostra Lolina va matta per il pollo, non c'è niente di meglio di quello arrosto!

Firma di Momi e dedica
Dopo aver fatto una scorpacciata di carne bianca e carote bollite condite con olio e formaggio - da veri gourmet - la Lola e Giorgio sono andati a dormire, io ho portato Momi a kung fu e mentre lui si allenava, dal momento che il suo amabile maestro non vuole che i genitori si fermino, sono andata a comprare il regalo della Lola da parte dei fratellini: siccome l'altro giorno, mentre facevamo merenda sul tavolino, abbiamo scoperto che la Lola sta volentieri seduta sulle seggioline dei fratelli, abbiamo deciso che era arrivato il momento di prenderne una anche per lei! Allora sono andata in uno store cinese, lo stesso dove ho comprato quelle dei bambini, e ho preso la terza seggiolina, rosa perchè a casa c'era già azzurra e rossa e non c'erano altre scelte. Poi, una volta a casa, mentre lei ancora stava dormendo, il Momi ha messo la firma sua e di Giorgio e io ho scritto la dedica sul sedile. Sembra niente, ma quando la Lola l'ha vista era felicissima e la merenda l'ha fatta lì, ciucciando yogurt e mangiando brioches a sbafo dai fratelli!

La firma di Giorgio
Per cena avevamo il ragù della mamma della zia Roby e mi sembrava giusto rendere onore alla mia principessa e al ragù magistrale con della pasta fatta in casa. Allora, siccome avevamo anche la torta da preparare - in tutto questo Papi stava aiutando gli zii a smontare casa per traslocare - abbiamo iniziato dal dolce: abbiamo scelto la torta ricotta e pere - come per ogni compleanno dei mostri, in realtà -. Qualche aiutante mangiava le pere tagliate a fettine e qualcun altro invece mi aiutava ad impastare. A qualcuno son caduti uova e guscio nellimpasto. Ad altri è caduta la manina invece. Ma alla fine ce l'abbiamo fatta e abbiamo infornato la nostra torta. E' sempre buonissima, soffice, gustosa senza essere stopposa; per farla servono:

  • 400gr pere abate - io prendo sempre delle qualità a caso in realtà - 
  • 170gr zucchero
  • 3 uova
  • 250gr farina - io uso quella di farro - 
  • 1 bustina di lievito 
  • 350gr di ricotta 
  • 1 limone - che non uso mai perchè non ce l'ho quasi mai, e se ce l'ho preferisco spremerlo e berlo! -
  1. Si puliscono le pere e si tagliano a dadini; la ricetta prevede che si mettano poi in una ciotola con succo di limone, ma come dicevo..io non lo faccio!
  2. si sbattono lo zucchero e la ricotta e poi si incorporano le uova una ad una, mentre si continua a montare il composto;
  3. si aggiunge la scorza di limone - non io -;
  4. si setaccia farina e lievito e si aggiunge al composto, lavorando con un cucchiaio di legno;
  5. si uniscono le pere;
  6. si versa il tutto in una tortiera di 24cm di diametro e si cuoce a 180° (forno statico) per 50/70 min - se la torta si scurisse troppo, la si copre con un po' di alluminio;
  7. si sforna e la si lascia raffreddare
*all'impasto si possono aggiungere 100gr di gocce di cioccolato per rendere il tutto più goloso - questo sì che lo uso! - 

Infornata la torta, mentre la lavastoviglie umana - Giorgio - puliva la ciotola dall'impasto rimasto, io lavoravo la farina e le uova per la pasta da mangiare con il ragù. Ho usato:
  • 900gr farina di farro
  • 9 uova
La regola è un uovo ogni etto di farina appunto. E' stata la prima volta che ho fatto tutto a mano, di solito uso la macchina per tirare la pasta e fare poi le tagliatelle, ma l'avevo prestata ai nonni P. - la realtà è che anni fa loro la prestarono a me e io la considerai mia, poi quest'anno il nonno mi ha chiesto di prestargliela e il cerchio si è chiuso - e così abbiamo fatto tutto a manina! Dopo aver lavorato l'impasto ho fatto una palla che ho poi diviso in 4 parti. Ogni parte l'ho sfogliata con il mattarello e dopo averla infarinata perchè non attaccasse l'ho arrotolata, senza schiacciare. Poi ho tagliato il rotolo a striscioline, per farne delle tagliatelle. Irregolari, lunghe, corte, larghe, strette, ma buone! Il Momi mi ha aiutata a fare sia la torta che la pasta. E la cena è stata un successo. 

Abbiamo spento la prima candelina della Lola - è stato un soffiare collettivo, perchè lei ancora non 
riesce! - e abbiamo aperto i regali: un Hide and seek di Melissa & Doug e un pupazzo dell'elefante Elmer - che io ancora non so chi sia, ma mi documenterò! -. 

E ora la nostra Lola e i suo fratellini dormono. E' stata una bella giornata e domani si festeggia ancora, con i nonni al gran completo e gli zii - diciamo che domani ci sono quelli riconosciuti anche dallo Stato -.
Abbiamo decisamente bisogno di riposo, sperando che domani si riesca a dormire almeno fino alle 8:30. E speriamo anche che Elmer possa diventare un meraviglioso oggetto transizionale! 

Ancora buon compleanno Vampirella, sei la nostra principessa e ti amiamo alla follia!

Ciò che resta del dolce..

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