mercoledì 26 ottobre 2016

La scatola del disordine

Nonostante si dica che i nati sotto il segno della Vergine siano precisi, puntigliosi e ordinati, io sono il caos. O meglio, io oscillo tra momenti di delirio tollerato e tollerante e momenti di ossessione dell'ordine e dell'organizzazione.

Con tre figli non è semplice, perchè quando domina in me la mamma-lascia-che-sia che vive al motto di "poi metteremo a posto" succede che per raggiungere un qualsiasi punto della casa si dovrebbe volare: tutto per terra, cassetti aperti, libri letti e lasciati dove sono, pentole usate per suonare in bagno. Delirio insomma. Il problema sta nel fatto che quando arriviamo oltre il limite che la mia
mente può tollerare, si scatena il delirio inverso: la mamma-lascia-che-sia si trasforma nella mamma-satana, le spuntano le corna, i piedi caprini e una lunga coda e, armata di forcone sbraita perchè le cose non sono al loro posto e richiede anche velocità e attenzione nell'ordinarle! In versione mamma-satana arrivo a mettere a posto i libri in ordine di grandezza, a stilare piani di pulizia quinquennali, a svuotare armadi per risistemare - ecco, un po' è questo che è successo con il decluttering del mio guardaroba -. Sì, lo so: è imbarazzante.

Siccome sono consapevole che è soprattutto colpa della mia dicotomia, per cercare di tenere sotto controllo la mamma-satana, quando sento che spunta la coda istituisco una scatola del disordine - eh, quando la casa è piccola e non si hanno ripostigli, uno si deve ingegnare sul dove infognare il proprio casino -. Di solito il momento viene proprio proclamato con una comunicazione ufficiale destinata al Papi - a quelli sotto il metro e mezzo poco gli importa, per loro è solo un altro covo di giochi -, proprio come se avessimo a che fare con un istituto di emergenza bellica - come il dictator dei Romani insomma -.

Il senso dell'istituita scatola del disordine è solo procrastinare il momento in cui si deve mettere seriamente a posto: quando non ho tempo, quando non ho voglia - cioè sempre -, quando siamo in emergenza e sta arrivando quasi a sorpresa qualcuno - o magari anche programmato, ma io non c'avevo voglia di muovermi prima, capita no? a me quasi sempre -. Così, si prende una scatola porta spesa Coop - per quello a casa nostra non mancano (quasi) mai! - e si caccia tutto lì dentro alla rinfusa, giochi, libri, documenti, pupazzi, vestiti sparsi; poi la si deposita in un luogo nascosto della casa - tipo un armadio, il bagnetto dove abbiamo la lavanderia o il balcone dei bambini durante la bella stagione - e quando si ha tempo e/o voglia si mette ogni cosa a posto per bene!

La regola è che non si possono istituire due scatole del disordine e non si può riempire quella istituita fino a non poterla più spostare. Quindi, quando la situazione è grama si deve mettere per forza a posto, se la scatola istituita in precedenza è ancora in essere. 

Normalmente la scatola contiene soprattutto quello che viene depositato sulla scrivania, che è una sorta di scatola del disordine permanente e a cielo aperto, oltretutto senza soluzione, perchè non riusciamo davvero ad uscire dal tunnel del "ho qualcosa in mano, dove lo appoggio per un tempo che va dal secondo al per sempre?" Ovvio! Sulla scrivania. Così, ad un certo punto anche le cose appoggiate lì per una frazione di secondo vengono risucchiate dalla forza gravitazionale del buco nero e non le si trova più. Chissà, magari i G. del futuro o quelli del passato sono dotati di una quantità di ciucci magicamente apparsi sulla loro scrivania dopo che erano stati risucchiati dalla nostra.
L'unica piccola pecca della scatola del disordine è che se non viene svuotata rapidamente, cela al suo interno cose che potrebbero essere di vitale importanza e di cui non ricordi più l'esistenza e/o la collocazione - che so, tipo lo schema orario di inserimento al nido di Lola.. ma è solo un esempio -.
Lo so che sono pessima. Eppure il mio giardino zen esiste grazie alle scatole del disordine, che sono la base di ogni mio equilibrio psichico: quando non ce la posso fare, io so che lei è lì come la fata Madrina di Cenerentola. Non mi stupirei se nello svutarne una ci trovassi dentro una scarpina di cristallo - magari di cristallo no, ma qualche sandalo orfano è possibile..-.

(Avrei voluto mettere la foto di una scatola del disordine in vigore, ma al momento in essere c'è il sacchetto del disordine, perchè quando è stata proclamato, le scatole porta spesa erano tutte intente a contenere i vestiti e i giochi declutterati dal raptus della mamma-satana. Così, quasi fuori tema, metto la foto del sacchetto del disordine, giusto per fare capire il grado di casino che queste cose contengono..)

(sì, ci sono anche i beccucci della Narinel nel mucchio senza pietà, così, giusto per farmi impazzire al prossimo raffreddore a ripetermi "eppure sono sicura che li avevo visti qui").



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