lunedì 21 novembre 2016

Il post anacronistico

Ecco sì, ottimo titolo, visto che stasera avevo in mente di scrivere di Kung Fu Panda 3.
Lo so che sarà almeno un annetto che è uscito e che se ne è parlato così tanto da farselo venire a noia, ma onestamente lo adoro!

Eravamo andati al cinema a vederlo io, Papi e il Momi: è stato finora l'unico film che abbiamo guardato da genitori insieme al cinema io e Papi! Perchè di solito c'è uno adibito alla custodia dei più piccoli e l'altro fortunato sorteggiato che porta Momi al cinema. Quella volta eravamo dai nonni G. e ne abbiamo subito approfittato!
Comunque, nei giorni scorsi mi è capitato di rivederlo, e ieri di riproporlo anche come film della pizza, con grande successo! E niente, confermo la mia prima impressione: dei tre film, questo è decisamente il più bello secondo me!

Partiamo dal fatto che erano secoli che non mi capitava di ridere sonoramente con un film d'animazione - che oltretutto sono anche tra i miei preferiti, insieme agli horror -: è divertente, per carità divertente in modo stupido se vogliamo, ma è un film per bambini, dubito che potesse avere successo con la comicità dei Monty Python! A mio avviso porta con sè dei messaggi molto positivi per i bambini, che sono ben lungi dall' essere immersi nella polemica che era nata allora perchè il panda Po aveva due padri - continuo a pensare che sia peggio trucidare una mamma a un secondo dall'inizio, piuttosto che inserire due padri; che secondo me poi i bambini un po' se lo aspettavano che Po non era figlio dell'anatra, ma magari li sorpavvaluto eh! -.

Anche in questo capitolo troviamo gli stessi personaggi, e in più il vero padre di Po, che - SPOILER - è un panda. Lo so, sembra incredibile. Il papà panda lo porta nel villaggio segreto, dove vive una comunità di suoi simili e dove Po deve cercare di tornare in contatto con la sua parte panda, per riuscire a dominare il Chi e sconfiggere il cattivo di turno: il maestro Cai - visto il mio lavoro, mai nome di cattivo fu più azzeccato - che è tornato dal regno delle anime e che entra sempre in scena con un sottofondo musicale stupendo! Un po' western, un po' cinese. Bellissimo perfino quello!

Comunque, il film ruota tutto intorno alla necessità di diventare ciò che si è e tornare quindi in contatto con il proprio io vero, e secondo me per i bambini è un bellissimo messaggio: seguire il proprio cuore, il proprio personale talento che può essere quello di dare dei forti abbracci, quello di danzare come un ninja o di essere il guerriero dragone, e qualunque esso sia, tutti sono importanti e funzionali nell'universo. 
In tutto ciò si consuma anche una piccola faida famigliare tra il papà anatra, che ho sempre trovato un personaggio antipatico e stupido, e il papà panda: per me la sorpresa più grande è arrivata dalla grandezza d'animo di quel bieco spaghettinaro anatra, che per amore di Po confessa la sua gelosia all'altro papà e capisce che non perderà Po, ma anzi, il figlio guadagnerà un papà in più! Insomma, per il personaggio dipinto nei due precedenti film, il signor Anatra - ma ce l'aveva un nome? boh! Dalla regia mi dicono si chiammasse signor Ping - fa davvero un bel salto morale trovando non solo il coraggio di confessare la paura di perdere il figlio nientemeno che al suo rivale, ma anche capendo che non sarà lui più povero, ma tutti più ricchi!

Che devo dire, forse sono strana, ma io l'ho davvero adorato. Mi fa ridere e piangere, l'ho guardato più volte con i bambini con trepidazione, abbiamo riso e ho pianto. E lo so che non è indicativo perchè tanto io piango sempre, ma il senso di questo cartone secondo me vale molte lacrime.
Perchè alla fine non è così semplice lasciare che i nostri figli siano ciò che sono, perchè anche quando non vogliamo, su di loro proiettiamo sogni e aspettative, che però hanno il diritto e a volte il dovere di deludere. E' importante che siano in contatto con le loro radici, con il loro essere, e lasciare anche che quell'essere li conduca dove devono andare. Senza dimenticarsi che sono sempre i nostri cuccioli di panda.
Ed è importante anche che imparino che i sogni e i talenti sono sempre grandi, perchè tutti noi abbiamo un posto nell'ordine delle cose: non ci sono talenti meno importanti, nè quello che abbraccia, nè quello che difende.

Forse esagero, ma tra i film di animazione che ho visto negli ultimi anni, questo è decisamente il mio preferito. Non ha il solito banale messaggio della Disney, che per carità "volemose bene" funziona sempre, ma a volte serve anche qualcosa di nuovo, sopratuttto quando i tempi stanno cambiando e abbiamo bisogno di spiegare ai nostri figli che un papà, una mamma, due papà, due mamme, tre papà e una mamma, etc insomma, non ce ne frega nulla, quello che cambia è amare i propri piccoli e grandi panda!

- Ma solo secondo me i film della Dreamworks partono con il primo e il secondo episodio mediocri e il terzo invece fa il botto?? No perchè anche Madagascar..carucci eh i primi due, ma il terzo è spettacolo a confronto! - .

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