domenica 13 novembre 2016

Il nostro più caro amico

Siamo entrati in un buco da cui fatichiamo ad uscire. E' fatto di nasi mocciolanti, pance lamentose, lacrime a fiumi e fronti bollenti in cui il nostro migliore amico la fa da padrone. Ovviamente sto parlando dell'aerosol, credo il signore incontrastato di ogni famiglia con bambini.
Quando partono questi periodi, a casa nostra solitamente l'untore è Giorgio. Anzi, povero Gioggino, lui è la vittima. Sì, perchè qui non riusciamo a debellare i virus contratti e ne ospitiamo sempre di nuovi - alcuni anche maleodoranti -. E l'ospite preferito dai germi è sempre lui, il nostro cicciotto.

E' dal week end prima di Halloween che Giorgio non riemerge: è da qualche giorno prima dell'ultimo sabato di ottobre che io combatto con questi virus che prima hanno attaccato la Lolina, che povera tra raffreddore, febbre e denti era conciata come un cencio, con un culetto che a spegnere la luce brillava di una luce sinistra sua. E così vai: estraiamo l'aerosol dal letargo estivo - e lasciamolo riposare tre mesi all'anno poverino! in casa nostra è più acceso lui della tv, nei mesi invernali! - compriamo quei 7000 galloni di fisiologica che dovrebbero permetterci di arrivare a Natale e via alle danze. Sì perchè a casa nostra i virus per fortuna li abbiamo sempre sconfitti a colpi di fisiologica, pompette di aspirazioni e aerosol.

Tranne Giorgio. Lui ha scoperto prima il sapore dell'antibiotico che quello del semolino delle pappe. Gli ho infilato più supposte che ciucci - in bocca ovviamente i ciucci, meglio specificare - Gli ho fatto inalare per mezzo dell'aerosol ettolitri di medicinali sciogli-catarro.Però mi ero sempre detta che era perchè non aspiravo bene e la cosa gli faceva venire l'otite e si era instaurato un circolo vizioso.

E invece no. Papi ormai viene dotato di aspiratore narinel appena Gioggino fa uno starnuto, non può essere che sia perchè non aspiriamo! E' che Giorgio procede come un bulldozer anche nella malattia. Settimana scorsa l'ho portato dal pediatra, per scrupolo, giusto per escludere complicazioni, infezioni che scendevano verso i bronchi etc. Non aveva nulla. Di solito ci prescrive un medicinale che vanno a prenderci nelle camere iperbariche e ti consegnano in un involucro termoregolante per non rovinarlo. Questa volta ci ha dato un farmaco da banco. Cioè che se andavo all'Auchan me lo davano gli scaffalisti. Ma per scrupolo - o forse perchè conosce Giorgio - ha deciso di prescrivere anche l'antibiotico, nel malaugurato caso in cui gli tornasse la febbre.

Ecco. Abbiamo iniziato l'antibiotico.
Niente, tu lo vedi e pensi che è un torello e invece è un altro fiorellino di campo. La terapia per questa seconda fase - di chissà quante a 'sto punto - è stata a base di tachipirina, antibiotico e soprattutto coccole di nonna che se l'è tenuto in braccio praticamente quattro giorni, povero cucciolo.
Peccato che dopo quattro giorni di stravizi oggi Gioggino sia il capriccio. Vuole tutto e se non glielo dai apriti cielo!

Ah. Si dice che dopo aver fatto il nido i bambini non si ammalino più. Non vorrei tirarmela eh, però effettivamente devo dire che a casa nostra gli unici che si ammalano sono quelli che non sono nati nel 2011 - uso un giro di parole, vuoi mai che la sfiga si confonda nell'interpretarlo -.

Per inciso, mentre cercavo immagini da inserire, mi sono imbattuta in un articolo del corriere che demoliva l'utilità e l'efficacia del nostro signore e padrone. Io metto il link qui per completezza di informazioni, ma l'aerosol rimane comunque sul trono a casa nostra.



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