domenica 20 novembre 2016

Anche oggi si mangia domani

In casa G. ormai è una guerra quella dei pasti. Io non so più che inventarmi per far mangiare tutti.

E sì che io e il Papi siamo due buone forchette, sappiamo che vuol dire mangiare bene e anche tanto! Invece i nostri padroni sono inappetenti. 
Oddio. Inappetenti non è proprio la parola giusta. Perchè se gli metti davanti il cibo spazzatura, quello che quando disegnano la piramide dell'alimentazione è all'inferno, ecco, se gli dai quello allora sembra che non mangino da quando sono venuti al mondo. E per fortuna che Momi non è nemmeno un bambino goloso. Certo. Come ogni bambino si mangerebbe quintali di caramelle e cioccolato.

No. Non è vero nemmeno questo però, perchè se dai un pacchetto di caramelle in mano al Momi e uno identico in mano a me, Momi lo porta a casa e ne mangia anche domani. Io l'ho finito quando me l'hanno dato in mano.

Niente. Non solo è difficile il loro rapporto con il cibo, ma è difficile anche spiegarlo in questo post.

Momi vivrebbe di succhi di frutta, pasta - al sugo, all'olio, in brodo, al pesto etc. - e latte. Odia fare colazione. Odia fare merenda. Odia l'acqua tittante che il fratello ama. Odia qualsiasi bevanda che non sia il succo, il latte o l'acqua naturale. Odia le patate se non sono fritte. Odia il the e la camomilla. Odia provare cibi nuovi e odia sentire in bocca consistenze diverse - come me: in niente mi assomigliano i miei figli, solo nelle cose più stron2e e fastidiose! -. Ecco. Questo è più o meno il rapporto di Momi con il cibo: non so se si è capito che il sentimento predominante è l'odio. L'anno scorso ho dovuto litigarci perchè assaggiasse le ciliegie! In un periodo buio della nostra vita gli ho permesso di cibarsi solo di patatine per almeno 4 giorni, purchè mangiasse. E nemmeno delle patatine che potessero essere considerate sane nel limite del possibile, chessò, fritte in casa. No no, quelle vengono schifate. Le patatine del sacchetto.

Giorgio è più complesso e più semplice allo stesso tempo. Se lo imbocchi gli puoi far trangugiare anche il fango. Se deve gestirsi in autonomia le cose cambiano. Sarà che pescare con le mani il passato di verdura e cercare di nutrirsene lo stressa, sarà che quando non devi fare nemmeno la fatica di sollevare la forchetta il mondo sembra migliore, ma quando mangia in autonomia non gli piace niente. E non ne vuole più. Solo acqua tittante, dove puccia senza pudore mani, pasta, riso, verdure, panini, pizze: appena ti distrai un secondo, lui ha intinto qualcosa. Lui adora intingere. La mattina fa colazione con succo e biscotti come la gente banale fa colazione con latte e biscotti. Sì, proprio nello stesso modo. Ama la frutta, ama la verdura, ama assaggiare - me lo mangerei di baci quando con quella bocca cicciosa viene a chiedermi "posso sagiare?" per qualsiasi cosa che mi faccia anche solo apparentemente masticare -. Ama il cibo. Ma c'è un ma: se il fratello non ne vuole più, ha finito di mangiare anche lui. Se il fratello sentenzia dopo aver toccato il cibo con le dita che quella cosa non gli piace - perchè il Momi in realtà è una farfalla, lui il gusto ce l'ha nei polpastrelli - è quasi certo che non piacerà nemmeno a lui. Finchè non lo prendiamo in braccio e lo imbocchiamo.

La Lola è altro ancora. 
Che sbatti masticare! Lei trangugia, ma non come Giorgio che lo fa per voracità, la Lola butta giù tutto per voglia di sbattersi zero - sì, sono sempre i difetti della mamma questi -. Se si può ciucciare allora ragioniamo, se devo masticare, con i miei 7 denti, non stiamo nemmeno a parlarne.
E allora che fa, ora che la mamma satana ha deciso che si becca pure lei quello che mangiano gli altri? Perchè io non ce ne ho più voglia di preparare quelle mostruose pappette che odio da sempre - quando ho fatto il test per Giorgio, dopo un momento di felicità alle stelle, il pensiero successivo è stato "nooooo! lo devo svezzare! Le pappe nooooo!" -. Dicevamo, che fa ora la Lola? Ovvio, mangia apparentemente: ciuccia via tutto il ciucciabile e poi sputa. E io a volte, ignara e dimentica del suo vizio, la alzo dalla sua sedia alla fine del pasto e scopro che il cibo ha solo cambiato posto, ed è sempre esterno alla pancia di Lola, o comunque mai più interno del body.

Questo è il quadro. E io come una scema il fine settimana mi studio il menù cercando di variare e stuzzicare, di fargli provare nuovi sapori, di farli mangiare in modo sano e completo, di non fargli venire lo scorbuto. E il risultato qual è? che 5 giorni su 7 vanno a letto senza aver messo in bocca niente più di una forchettata di roba. 

Ma ora basta. Da lunedì io e Papi la sera ci faremo delle cenette a lume di candela che nemmeno da "fidanzati" - lo metto tra virgolette perchè se vogliamo "fidanzati" lo siamo ancora - e loro alle 18:30 si beccano una bella pastina in brodo - brodo di verdura eh! - e tanti saluti. 
Sono certa che sarà un successo!

Ah, per dare un quadro migliore del tutto: Momi questa mattina, quando per colazione gli ho servito la torta che ho cucinato per loro ieri sera alle 11, mi ha risposto "bleah" senza nemmeno provare - con la bocca, certo l'avrà toccata - . Gioggino invece a mezzogioro, al pollo arrosto ha preferito la pasta e ceci di ieri frullata, per apprezzarne due bocconi. La Lola questa sera si è bellamente ciucciata ogni atomo di pizza che le è capitato a tiro, e ha poi occultato le prove sotto il divano. 
Così, solo per dire.

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