domenica 26 febbraio 2017

Sabato dai nonni

Ieri siamo stati dai nonni G., perchè venerdì era il compleanno del nonno e siccome lui - come ogni nonno - vorrebbe avere sempre i suoi nipotini in giro per casa, gli abbiamo fatto una sorpresa e siamo andati a trovarli.

In giornata, perchè l'idea di fare via l'intero week end da quando ho ripreso il lavoro mi fa sentire male. Un po' per quello che mi ritroverei da fare il lunedì, in quelle due ore che mi restano uscita dall'ufficio, un po' perchè mi manca tanto il tempo solo nostro: in settimana ci vediamo poco e male, siamo tutti più stanchi e io e Papi siamo anche sempre di corsa. Così abbiamo optato per una toccata e fuga.

Siamo partiti ieri mattina - la tabella di marcia prevedeva una partenza verso le 9:00. Nella realtà siamo partiti verso le 10:10. Non è andata nemmeno così male, rispetto alla media solita che prevede già in partenza due ore/ due ore e mezza di ritardo rispetto ai programmi - . Abbiamo fatto un bel pranzo, ovviamente tutto a cura della nonna G., che credo smaltirò per il prossimo compleanno del Momi a novembre se mi impegno, abbiamo fatto una bella passeggiata al parco dietro casa e poi ci siamo spaparanzati sul divano, chi a dormire, chi ha guardare la tv.
Ho dormito all'andata, quando eravamo dai nonni e anche al ritorno! Dovrei essere super riposata..e invece..

Prima di ritornare a casa io e Papi abbiamo approfittato dei nonni e siamo andati a berci un aperitivo come ai bei tempi andati, quando andavamo a fare un aperitivo e poi ci ritrovavamo fuori a cena e a fare un giro sul lungolago. Adesso aperitivo a strozzo e poi di corsa a casa che abbiamo sonno!

Comunque è stata una giornata splendida, di quelle azzurre e luminose che profumano tanto di primavera. Il pomeriggio, al parco abbiamo giocato con i bambini, ci siamo sdraiati a guardare il cielo, ci siamo goduti quei rari momenti di pace che abbiamo a disposizione.
E una volta di più mi sono innamorata di loro.

La Lola chiamava a gran voce, nella sua lingua, la cagnolina dei nonni mentre Giorgio e Momi scendevano per la discesa del parchetto e andavano a prendermi delle margheritine che c'erano nel prato. Momi si rifaceva la salita con le mani colme di fiorellini che mi dava da mettere via, mentre Giorgio stava due ore chinato, poi tornava su con il suo passo da pulcino e le manine chiuse una sull'altra per portarmi due fiori con il suo sorriso felice e gli occhi luminosi, entrambi con la delicatezza di chi mi sta portando un uccellino che è caduto dal nido. 
E' stato uno dei tanti momenti della mia vita in cui avrei voluto avere una videocamera negli occhi, per rivedere quei minuti ogni volta che lo desiderassi. 
Erano così teneri che mi hanno commosso, nonostante non facessero niente più di quello che hanno fatto altri milione di volte. 


A volte mi viene da pensare che non sarò mai più felice di così.
In questi momenti mi sembra davvero di vivere una vita perfetta. Mi sembra che tutto vada come deve, che loro siano dei bambini gioiosi e che noi stiamo facendo un ottimo lavoro.
Sono solo momenti, perchè poi la vita scorre e ritorna la fretta, l'arrabbiatura, la frustrazione. 

Ma intanto, il muso di Giorgio che mi porta i suoi due fiorellini mi terrà compagnia tutta la settimana. (In realtà credo che lo farà per tutta la vita).



Nessun commento:

Posta un commento