venerdì 24 febbraio 2017

(I vestiti di) Carnevale

Ci risiamo. Come ogni anno la festa più inutile ormai  è qui.

Sì, odio il Carnevale.
L'ho sempre odiato.
Da quando da ragazzina non potevi mettere fuori il naso dalla porta di casa che ti bombardavano di uova, di schiuma, di stelle filanti spray. Per non parlare dell'ansia che mi dava la leggenda metropolitana - ma poi era davvero una leggenda? - delle arance con dentro le lamette - o erano le uova? no dai, non può essere: come cavolo facevano a mettere le lamette nelle uova?? - o della schiuma che in realtà era sapone depilatorio che mi avrebbe resa calva nel giro di un minuto*.
Odio il Carnevale.

E oggi da mamma forse ancora di più.

Prima dei bambostri potevo anche dimenticarmi dell'esistenza di questa festa. Vivevo nell'ignoranza e stavo benissimo.
Ora non posso più. Devo documentarmi, perchè oltretutto cambia data di anno in anno. Non poteva avere almeno la cortesia di restare fissa come il Natale: visto che uno si deve organizzare almeno sa che il 20 febbraio, per esempio, è il giorno X e si prepara. Invece no. 
E per complicare le cose, noi milanesi lo facciamo diverso dal resto dell'universo. Quindi devi prima intercettare la data del resto del mondo e poi con uno studio di funzione capire quando lo festeggia la ridente cittadina, che essendo stata milanese fino all'altro ieri, ha mantenuto la tradizione.
(Sì, lo so che non ho bisogno di una laurea in ignegneria nucleare o in filologia romanza per capire come funziona sto cavolo di Carnevale, ma a me proprio non sta in testa, e puntualmente porto i miei figli in piazza quando ci siamo solo noi e i piccioni. Forse un giorno condivideranno questa mia mancanza con uno specialista, chissà).

Quindi, dopo aver capito quando festeggiare, con un anticipo di 24/48 ore pensiamo ai costumi.

I ggiovani di casa hanno deciso che vogliono essere Batman, ma ovviamente non gli basta il mantello + mascherina che avevo comprato l'anno scorso su Ali Express ad un cifra irrisoria - non ricordo con precisione, ma non gli ho dato 3€. L'unico problema di quel sito è che i rivenditori cinesi utilizzano chiaramente dei mercanti che percorrono la Via delle Spezie a dorso di cammello, perchè di solito ci mettono 2/3 mesi ad arrivare. - 
Alla Lola, invece, non esprimendo preferenze nella nostra lingua, e non avendo ancora interpretato io la sua, le propino il vestito da tartaruga Ninja di Giorgio dello scorso anno, che è più bello di qualsiasi altro costume che potremmo acquistare alla cifra che ho in mente, essendo stato fatto dalla nonna G..

Dopo una breve navigazione sul web ho scoperto che i vestiti di Batman, o di qualsiasi altro supereroe che non crei un caso diplomatico con i ggiovani, costano uno sproposito. Per essere usati la bellezza di 30 min e mai più.

Mi sto documentando su quelli fai da te, ma sembra che non tutto sia realizzabile con la colla a caldo, e i siti di costumi home made prevedano tutti l'uso della macchina da cucire, che non ho e non saprei comunque usare.

Ho provato ad andare alla Toys, che con voce di Sirena nelle sue pubblicità televisive, insinuava che ci fossero costumi fichissimi a 9,90€ - o più probabilmente io sono la felicità degli uffici marketing del mondo - . Ecco, sì. Ci sono dei costumi a 9,90€. Ma forse, vestiti così i bambostri possono brillare di luce propria, vista l'elettricità statica di cui si caricherebbero con quella roba sintetica.

Se ci fossero disperati come me, consiglio di fare un giro su eprice o su comic store: il primo è l'unico sito su cui ho trovato prezzi abbordabili, il secondo ha invece una sezione outlet interessante.

Certo, se i due ggiovani si accontentassero di vestirsi da indiano, da Pierrot o da Zorro, come usava una volta, tutti questi problemi non li avrei, perchè o ci accontentiamo di un vestito di Batman che è strisciato fuori dalla bat-monnezza, oppure mettiamo mano al portafogli.

E dato che il tempo stringe ed ho finalmente capito che tra una settimana si festeggia, non posso che tornare dal mio fido Amazon. Abbiamo trovato un sobrissimo costume da Batman pieno di muscoli, che i bambini hanno richiesto a gran voce. Perchè si sa, se ci sono due cose che mancano ai ggiovani sono il buongusto e la sobrietà.

Comunque ho scoperto in fase finale che avrei potuto ripiegare anche su un costume da drago, perchè alla fine i ggiovani sono così: basta che gliela vendi bene e sono felici di vestirsi pure da uovo sodo se è il caso! Ovviamente uova sode uguali, perchè se no sono liti furiose! 


(*ringrazio il mio amico Fabio per avermi supportata confermando che erano uova con dentro le lamette e la schiuma era sapone depilatorio, nel ghetto dell'hinterland. Papi, che viene dalla Valle Incantata, non ci credeva alla difficile adolescenza che ho avuto).

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